I FILM ITALIANI AD INDIA HABITAT CENTRE, NUOVA DELHI
9 APRILE, 19,00 PRIMO INCARICO, di Giorgia Cecere Italia, 1953. Nena, una maestra originaria del Sud Italia, ha ottenuto un incarico lontano da casa e per un po’ dovrà separarsi da sua madre e sua sorella ma, soprattutto, da Francesco, un giovane dell’alta borghesia di cui è innamorata. Un po’ triste, ma anche curiosa per ciò che l’aspetta, Nena arriva a destinazione dove scopre che le cose stanno un po’ peggio di quanto immaginasse: la scuola è situata in un luogo sperduto, su un altopiano in mezzo a una natura ostile, gli alunni sono difficili da gestire e lei non ha nulla in comune con la gente del luogo. Tuttavia, Nena è orgogliosa e caparbia e ha deciso di non farsi sconfiggere dalle avversità.
16 APRILE 19,00 CORPO CELESTE, di Alice Rohrwacher Marta ha tredici anni e, dopo averne passati dieci con la famiglia in Svizzera, è tornata a vivere a Reggio Calabria, la città dov’è nata. Subito si confronta con un mondo sconosciuto diviso tra ansia di consumismo moderno e resti arcaici. Inizia, così, a frequentare il corso di preparazione alla cresima, cercando nella parrocchia le risposte alla sua inquietudine. Incontra don Mario, prete indaffarato e distante che amministra la chiesa come una piccola azienda, e la catechista Santa, una signora un po’ buffa che guiderà i ragazzi verso la confermazione. Ma capirà presto che deve cercare altrove la sua strada.
23 APRILE 19,00 LO SPAZIO BIANCO, di Francesca Comencini Maria ha più di quarant’anni ma non li dimostra, insegna in una scuola serale, è una donna libera, dinamica. Ha l’arroganza di chi ha superato la condizione di partenza con la determinazione, china sui libri che le hanno permesso di stabilire le sue certezze tra un padre rigidamente comunista e una madre cattolica. Quando al sesto mese di gravidanza Maria partorisce una figlia che, come le dice il medico, “potrebbe morire subito, o sopravvivere con gravi handicap, oppure stare bene, lei lo sa?” è messa di fronte alla necessità di colmare il vuoto tra il tempo canonico della gravidanza e quello dell’avvenuta nascita della figlia. Maria allora scopre che quello che non sa proprio fare è aspettare. Tenta di farlo, soprattutto leggendo libri, strategia che conosce bene e che le ha sempre permesso di isolarsi dal resto del mondo. Ma questa volta è proprio la lettura che rischia di mettere in crisi le sue certezze, la sua identità. Intanto intorno a lei continua la sua corsa la città, che si percepisce attraverso la scuola serale o gli avvenimenti all’ospedale. Maria arriva a rendersi conto che il suo consueto spazio bianco è ormai svuotato e che la vita vera non è quella che lei finora ha visto da lì. E poi che cosa significa davvero vivere? Non resta che l’attesa, che è tutta sua, a cui forse vale la pena di addestrarsi.
30 APRILE 19,00 COSMONAUTA, di Susanna Nicchiarelli Luciana ha 15 anni ed è comunista da quando era bambina. E’ stato suo fratello maggiore Arturo, fissato con l’Unione Sovietica e la conquista dello spazio, a trasmetterle la passione per la politica. Ed è nella sezione locale della FIGC che Luciana fa tutte le esperienze fondamentali nella vita. Tuttavia lei è troppo impulsiva e spregiudicata, anche per i suoi compagni di partito e si troverà a scontrarsi con il sessismo e i pregiudizi degli altri. Suo fratello Arturo, un tempo sempre presente, a causa di una malattia non sarà più lo stesso, ma Luciana troverà comunque la forza dentro di sé – e nell’ammirazione per la prima donna cosmonauta, Valentina Tereshkova – per andare avanti.
Ingresso Libero: Aperto a tutti