DIGAMBARIM – The Body Alone è una narrazione che trova supporto in dievrsi media. Si basa su un avatar di ‘Kali’, il distruttore e in simbolo ‘Shakti’ – il potere del femminile, ovvero la distruzione del vecchio e la creazione del nuovo. La storia racconta del rapporto fra padre e figlia, simbolo del duello tra il potere tradizionale del patriarcato e la continua negoziazione della donna postmoderna che cerca di modificare e quindi esprimere la sua identità. Lo spettacolo esplora questo rapporto in un mondo post umano, ovvero nell’epoca che stiamo vivendo.
Culture Monks ha curato questa performance che riunisce 3 artisti diversi https://www.facebook.com/culturemonks
Francesca Fini è un artista interdisciplinare. Lavora principalmente con i nuovi media, il cinema sperimentale e l’arte performativa. Roma è la sua città. Il focus del suo lavoro è sempre il corpo e la sua forza narrativa, ma inserita in una sorta di esuberante “mix multimediale” in cui pezzi di video arte si mischiano con audio generativo, tecnologie lo-fi e dispositivi di design iterattivo fatti in casa, maschere artigianali, bizzarri costumi e oggetti della scena femminista e punk saltar fuori ovunque.
Janardan Ghosh è un attore professionista, cantastorie e performer di Calcutta, sperimenta forme e temi nelle sue performance ed esplora la semantica di ‘Kali’ nel contesto contemporaneo. Nei sui lavoro passati ha esplorato i temi della spiritualità, il mito, il sesso, la sessualità e la società. E anche in questo lavoro congiunto continua a farlo.
Pradip Chaterjee è un musicista, sperimenta la musica atonale e interagisce con il suo e l’atto performativo creando così una nuova esperienza sonora.